lunedì 5 novembre 2012

piccoli drammi crescono

Ovvero "La penna kamikaze"

Mercoledì 31 ottobre si presentava come una giornata normale, sveglia alle sette, colazione, preparativi vari e partenza per scuola e lavoro...
Sembrava una perfetta giornata prefestiva che anticipava un ponte vissuto in casa tranquilli... e invece ore 9.15 squilla il telefono; è mia mamma che mi dice "mi hanno chiamato da scuola è esplosa una penna in bocca a Matthias...". Il primo pensiero che mi sorge d'istinto è "che cavolo c'è dentro? Dinamite?" e continua "lo porto dal medico ti aspetto lì"...
Mi precipito e quando arrivo in ambulatorio lo trovo in lacrime... Preoccupato: 1) per la penna e le conseguenze che l'ennesima perdita di attrezzatura scolastica scatenasse in me reazioni apocalittiche; 2) perché gli è stato detto da un geniale "educatore" che l'inchiostro è velenoso... Con conseguente tragedia. Quindi facciamo la fila dal medico per tranquillizzarlo visto che comunque non ne ha ingoiato un stilla di inchiostro e che comunque da qui a essere letale ne dovresti bere dei litri e lo riporto a scuola... Ancora oggi per ogni piccolo danno che incontriamo "E' esplosa una penna!!!!" e così io e Matthias ci ridiamo su.
A che non è mai esplosa la penna in bocca o nella tasca del grembiule o dei pantaloni e mamma lo scopriva quando li andava a lavare? Se siamo sopravvissuti noi... Non c'è più l'inchiostro di una volta!!!
                                           
                                                                           cry









3 commenti:

  1. A me... nella tasca del giubbotto... che pasticcio!!

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  2. Me le ricordo, quelle macchie lì... Come hai fatto a smacchiare la lingua?

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